ALBERTO GIANFREDA nasce a Desio (MB) nel 1981.
Nel 2003 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si specializza nel 2005 in Arti e Antropologia del Sacro, per completare la formazione al TAM sotto la direzione di Nunzio Di Stefano. Dal 2005 collabora con l’Accademia di Belle arti di Brera di Milano presso la quale è attualmente docente di Tecniche per la scultura.
Gianfreda dedica studio e ricerca al linguaggio della scultura, indagando le connessioni tra i temi della resilienza e dell’identità. Cerca nella capacità di adattamento della materia, attraverso sistemi di assemblaggio mobili, irripetibili variazioni formali che rendono la scultura unica in uno specifico momento. La medesima capacità di adattamento della forma si ripropone in una scala più ampia che declina e verifica il linguaggio stesso della scultura con contesti differenti, fisici e tematici che vanno dallo spazio pubblico al sistema dell’arte, dallo spazio del sacro a quello dell’impresa. Negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione all’individuazione di strumenti che permettono dialoghi disciplinari. Le due recenti pubblicazioni Sculpture Architecture, metodologie incrociate per il territorio e Open Source, mobilita, moltiplicazioni, inserimenti indagano i temi del dialogo tra discipline per l’impiego della scultura nei processi di pianificazione urbana, proponendo una riflessione inedita sulla funzione pubblica dell’arte.
Tra le personali Open Source/ mobilità, moltiplicazione, inserimenti presso la Casa Museo Messina a Milano e Sculpture_Détour a Lugano da Perlartecontemporanea. Nel 2014 Earthquake presso il Museo Canova di Possagno e la sede milanese di Banca Sistema. Da segnalare inoltre Scultura, paesaggio e architettura allo spazio Heart di Vimercate nel 2012 e Frequenze presso la Leo Galleries di Monza nel 2010. Da segnalare tra le collettive la mostra/workshop nel 2009 Realpresence 8 al Castello di Rivoli, nel 2010 la Biennale internazionale di Scultura della Regione Piemonte. Nello stesso anno vince OPEN 13 che lo porta ad ArteLaguna alle Nappe dell’Arsenale sempre a Venezia. Nel 2014 è presente nella collettiva SmartRiso a Palazzo Riso di Palermo e nel 2015 alla Fondazione Orestiadi di Gibellina nella mostra Resilienza Italiana. Nello stesso anno è invitato alla Biennale giovani di Monza e vince il premio Giovani all’Accademia Nazionale di San Luca. Tra le opere pubbliche recenti Tavola di condivisione attualmente collocata a Palazzo Lombardia, Milano e l’altare e l’ambone per la chiesa dei Tolentini a Venezia e altre conservate al MIC (Museo Internazionale della Ceramica di Faenza) e Palazzo delle Paure (Museo Arte contemporanea di Lecco).
Nel 2014 fonda assieme ad un gruppo di altri artisti e la curatrice Ilaria Bignotti il movimento Resilienza italiana.